Il rancore è un demone pazzesco! Si tratta di una valigia pesante che fa marcire il contenuto senza dare evidenti segni al contenitore.

Accade così che si marcisce sempre più da dentro, un po’ al giorno, “contaminando” gli eventi del futuro con gli stessi sentimenti nefasti che da noi fluiscono come vibrazioni mute o appena, appena sussurrate.

Quando ormai il contenitore si sfalda è troppo tardi, si viene travolti dalla neffandezza del ripieno… Cose da non credere, caro viandante!

Perdonare è un “concetto da santi“, da illuminati sulla via della trascendenza: il perdono è un’arte, un talento, un miracolo, io stessa lo osservo incredula mentre lo propongo al mio ego! Faticosissimo
convincermi che è l’unica via. Infatti non è così: esiste un modo più semplice, più fattibile e raggiungibile da tutti, o meglio da tutti quelli che si accorgono. Si tratta dell’accettazione.

Accettare quello che ci è accaduto come qualcosa che doveva accaderci, che certo ci ha ferito ma non ci appartiene, che è un fatto e non “noi”… capire che è una esperienza, un insegnamento… è potersi permettere di lasciar andare senza essere abbandonati.

“Accettare” è una possibilità concreta e non ha a che fare col lusso del perdono. Tutti noi possiamo metterla in pratica nel tempo dell’oggi e senza troppi “perché” (semmai con un solo grande “perché no???”).
Accettare significa capire cosa ci è accaduto, non scusare, non essere buonisti e permissivi ma capire perché e perché no! Con l’accettazione noi possiamo allontanare dal nostro cuore le forme pensiero del rancore, della rabbia, del rimorso, del rimpianto: tutte quelle “r” tossiche che ci avvelenano e che ci farebbero marcire dall’interno a nostra insaputa.

Accettare per poter lasciar andare… Lasciar andare per liberarsi da ciò che non serve, liberarsi da ciò che non serve per imparare l’arte del discernere, per capire, per dividere l’utile da ciò che non mi somiglia più…
Lasciare andare per non essere abbandonati… abbandonati dagli altri ma soprattutto da noi stessi, dalla fiducia verso di noi, dal nostro amor proprio e dalla nostra verità personale che non deve essere tradita, ma rispettata ed ascoltata.
Imparare a lasciar andare nell’accettazione è la differenza che passa tra aver capito la lezione o essere vittime.

…e come sempre c’è da accorgersi!

Buona vita viandanti!