Caro viandante, visto l’interesse suscitato nella conferenza tenuta con il mio compagno sulle Anime gemelle, condivido con te una parte saliente e urgente, a mio avviso, nell’articolo di questa settimana.
È fondamentale sapere che ogni persona che arriva a noi viene richiamata dalla parte più alta della nostra essenza e con essa è stato stipulato un antico patto: una alleanza di anime.
Quello che l’ego, la parte più gretta di noi vede è fatica, dolore, apparentemente procurata dall’altra parte di ego dell’altra persona.
Questione di richiami
Caro lettore, se solo potessimo andare oltre all’immagine che abbiamo della precedente relazione mal concia e sconquassata che cosa potremmo scoprire? Potremmo alzare il velo della rabbia, dello strazio, dei tradimenti, delle incomprensioni, del non detto e trovarci cosa?
Trovarci semplicemente un atto d’amore, un enorme atto desiderato fortemente come lezione bramata e tanto attesa dall’anima messo in scena da quel direttore d’orchestra perfetto come l’Uno detto Dio sa essere.
Oltre l’inganno dell’ego
È semplice come respirare, è naturale come un cuore che batte: con la stessa naturale semplicità chiamata vita, viene messo in Opera Prima il nostro personale dramma.
Esso viene richiamato, se vogliamo definirlo così, da un incontro fatto precedentemente con quell’anima che per caratteristiche reciproche desidera (poiché tutto è mosso dal desiderio), partecipare all’insegnamento ultimo.
L’anima esiste fuori dal tempo: essa può sperimentare gli insegnamenti che brama attraverso il nostro veicolo ma, mentre per noialtri caro viandante, si tratta di una vita di fatiche, limiti, abbandoni, per lei non sono che pochi attimi di comprensione, elaborazione, archiviazione.
Le resterà poi da passare l’informazione appresa alle altre anime della sua famiglia di appartenenza.
Rendersi conto che tutto ciò che ci accade non solo lo abbiamo voluto noi, ma dovremmo anche ringraziare chi fa da controparte, è un bel compito davvero!
Nessuno ha sbagliato
Sapere che nessuno ha sbagliato è fondamentale. Non esistono errori nel mondo animico, né torti, solo amore. Infinito amore.
Tutto ciò che ci accade è sovra valutato dalla personalità, mentre per l’anima è solo un esperienza.
La ricerca dell’amore dunque, per uomini e donne, dovrebbe essere sicuramente rivista e rivalutata.
Nel Simposio di Platone, egli definisce la nostra venuta sulla terra come se arrivassimo spaccandoci in due mezze mele e che dovessimo poi passare la nostra esistenza a tornare interi. Questa Esclamazione alquanto romantica interpretata in modo superficiale, non ha fatto che confondere le persone finendo per convincersi che senza l’altra parte di sé sono rotti.
Non siamo né rotti né difettosi
Questo credere di essere rotti o difettosi senza l’anima gemella è una falsa credenza come tante. Sarà ora di alzare anche questo velo?
L’ultima sull’anima gemella
È provabile che Platone intendesse dire che, arrivando nel mondo della dualità, nel mondo delle cose che passano, la nostra polarità femminile e quella maschile venisse scissa e, a questo punto, consiste in uno dei nostri compiti ritornare ad essere integri.
La ricerca dell’equilibrio è a questo punto la grande gioia. Mantenere quindi bilanciata la nostra parte maschile e quella femminile sarà la soluzione per un approccio alla vita sano e felice.
Ecco svelato l’arcano! Ben diverso dal pensare che arriviamo sulla terra soli e che se non troviamo l’altra parte di noi, rimarremmo infelici, rotti e difettosi per sempre, non credi viandante?
Approvo in totis cara aaaaaamica e Anima di Sempre….Grazie TvBB ^,,^ <3
“dello strazio, dei tradimenti, delle incomprensioni, del non detto”
purtroppo io mi trovo ancora in questa fase.. e mi piacerebbe molto riuscire a passare oltre ad alzare il velo.
Ma e’ anche vero che le anime che si incontrano si attirano ed una serie di coincidenze che stano succedendo ripsecchiano proprio questa cosa..
E0′ un momento difficile e brutto molto brutto e purtroppo si attirano persone che vivono loro stesse situazioni concomitanti o simili…
Una vera devastazione.. speriamo passi.
E comunque sono concorde con tutto cio’ che e’ scritto nell’articolo
Ciao Monia…
condivido pienamente quello che dici,dopo un lungo percorso l’ho capito…l’anima è qui per apprendere per cui richiama a sè le esperienze che servono a questo scopo…però ,aprendo una parentesi,i ”famosi” segni,le coincidenze,le sincronicità,servono appunto a farci accorgere…e anche ad andare verso la nostra meta ”preparati” come spiegavi tu,in una tua conferenza…e a proposito di conferenze,volevo chiederti se questo vostro seminario anche è stat registrato,se è possibile ascoltarlo su you tube?
Un grande abbraccio
Interessante quello che scrivi. L'errore di pensare che "soli" significa che ci manca qualcosa. Ho appena letto che la parola solitudine deriva da "solus" il cui significato è "intero". Il termine solitudine esprime quindi l'idea della completezza e non quello della mancanza. Grazie per I tuoi scritti sempre illuminanti.
Daniela
Se tutto ciò fosse vero, ovvero agendo correttamente o sbagliando (senza alcun sbaglio), quale sarebbe la differenza ?
Se tutto è stato già definito e concordato dalle nostre anime a priori, dove risiede il libero arbitrio di ciascuno ? A livello di anima prima della discesa sulla terra ?
In tal caso anche lei può sbagliare (non sbagliando) ? E se tutto è già predeterminato che bisogno ha l'anima di apprendere attraverso l'agire duale dell'essere umano ? Se tutti vivessimo nel presente in un amore universale agendo privi di condizionamenti delle emozioni inconsce, ma che noia sarebbe ?
Se devo scegliere fra il paradiso dove tutto è già, ed un inferno con il libero arbitrio….. mille volte l'inferno 🙂 Un caro saluto a tutti
condivido alla lettera anima bella!!! un abbraccio a te e tutte le anime belle qui presenti..luce e amore e infinite benedizioni. grazie <3
Un saluto a Nicola 🙂
Bellissima riflessione sulla solitudine Daniela, e per Ronnie, Bhe, mi vorrebbe una Conferenza! Intanto partiamo dal fatto che l verità non c’è l’ha nessuno in tasca, proseguemdo: il libero arbitrio non credo esista in senso orizzontale, ma solo in senso verticale. Ci vorrebbe un seminario solo per chiarire questo concetto, temo.
Il tutto non è mai già determinato, ma si crea e si distrugge, come il creato. Possiamo sempre cambiare degli eventi e spostare, neutralizzare o variare ciò che era pre-stabilito. Le anime preparano la scena in cui è utile si svolgano gli insegnamenti, ma poi sta al singolo individuo muovere il dramma, scegliere di accettare o meno la sfida. L’anima superiore, è pura essenza, separata dalla parte più bassa, eroica, per così dire. Essendo essa in comunione con l’Uno, con LUI co-decide, quindi è nella perfezione, nell’Unione, non nella separazione indotta dell’errore. In quanto alla noia, ti appoggio pienamente, le persone purtroppo imparano ancora tanto bene dal dolore, Purtroppo!
Scusate, sto rispondendo con il Cellulare! L’anima che intendevo, quella più bassa è quella egoica, e non Eroica! Un Sorriso!