Vuoi essere più libero?
La libertà comincia dall’ironia
– Victor Hugo
Pensa quante volte, caro viandante, ci è capitato di offenderci, arrabbiarci, risentirci per affermazione che ci sono state dette, fatte, per qualcosa che abbiamo letto nei nostri confronti in qualche social, in qualche mail.
Ritorna al momento del fatto: ascolta cosa accade al tuo corpo mentre si irrigidisce, si scalda, s’infuoca. Quanta energia dispersa per qualche riga di commento tagliente!Quanto buon carburante buttato via così, in questo modo sciocco! Quante volte ci è accaduto in questo modo di scialacquare ettolitri di forze personali, che avremmo potuto utilizzare per opere di costruzione, funzionali a noi, per giocare, divertirsi, creare, migliorare; e invece no?! Siamo fermi sulla lancetta che indica che la benzina è finita, eppure ci ricordiamo bene di aver fatto il pieno da poco, non ci sembra di aver percorso molta strada … così ci viene da pensare che forse il benzinaio ha fatto un po’ il furbo!
Caro lettore, nessuno ci ha imbrogliato!Siamo stati noi a dare le nostre stesse energie in quel modo rapido e inutile, nel momento in cui abbiamo offerto il fianco a chi è venuto per prendere, ed ecco che siamo stati prosciugati. Pensavamo di dover difendere la nostra posizione, far sentire la nostra voce … invece si è trattato di un inganno, una illusione, una trappola per lucciole. Sì, poiché è proprio a chi splende particolarmente di passione, che irruento passa energia di prima mano al primo che viene attratto da tale folgore. Buffo sentirselo dire, o forse irrita un po’? Anche questo è un bluff, poiché nessuno viene per rubare, ma per mostrare qualcosa che da soli non saremmo in grado di vedere.
La scelta avviene così spontanea: o diamo la nostra energia in re-azione o agiamo, e in tal modo usiamo quel ben di Dio per produrre la nostra differenza quotidiana.
Mi capita spesso di usare una delle mie armi migliori per passare dalla reazione all’azione: l’umorismo.
Sapersi prendere meno sul serio aiuta molto in questi casi. Riderci su, saper rispondere ascoltando bene ciò che ci è stato detto, con calma, senza essere colti dalla furia del momento. Ascoltare per sentire, non per rispondere e basta. Usare l’ironia, prendere quel commento alla leggera (che non significa con leggerezza), meno di petto e pensare al motivo per cui ci capita quella risposta, quella domanda, quell’azione. Cosa c’è da capire, da evitare, da osservare, da lasciar andare, da cogliere, da trasmettere?
Sempre è possibile rimanere liberi dallo scherno, restituendo il regalo se non ci piace, se non ci somiglia, se non ci appartiene quella parola, quel gesto, può tornare al mittente.
Questo non può accadere se ci arrabbiamo, ci scaldiamo, ci risentiamo, ce la prendiamo eccessivamente insomma. Ridiamoci un po’ su, caro viandante! Interrompiamo in questo modo uno schema fatto per ferire, arrivando a noi di punta, come una siringa pronta al prelievo, con un bel sorriso di rimbalzo: una risposta carina, senza scherno, qualcosa che giri il raggio della pila improvvisamente dall’altra parte, e possa far riflettere, o semplicemente evitare il salasso.
Sempre si può scegliere di essere uomini e donne di soluzione, come dico sempre! La satira insegna: quante querele sono state evitate se dette in formula scherzosa?In tempi moderni chi non ha un comico che gli fa il verso non viene neppure considerato! Anche nel passato accadeva questo: chi era più libero del giullare di corte che poteva permettersi di insultare bonariamente (e a volte neanche tanto), il re, senza finire nel fossato in pasto ai coccodrilli? Chi usa l’ironia è senz’altro più libero di chi si fa salassare, prendendo e prendendosi troppo sul serio.
Vuoi essere più libero, caro lettore? Mettila sul ridere!
Cara Monia,
dopo aver letto il tuo articolo, ho sorriso perchè i casi non esistono, una sintonia straordinaria, tutto quello che hai scritto, mi sono già pensata domenica scorsa dopo un spiacevole evento con un collega, ho chiesto agli Angeli un consiglio se il mio pensare era corretto, ed ecco, oggi è arrivata nelle tue parole la conferma come risposta.
Grazie Monia.
Un abbraccio affettuoso
Ludmila