Caro viandante,
eccoci con l’ultimo dei tre messaggi, frutto di un intenso e pregno lavoro sugli antenati, svoltosi lo scorso agosto con un gruppo di anime viandanti (come mi piace definirci), che con me hanno voluto volare.
Questa settimana condivido con te, grazie al mio maestro–antenato, il significato della Vera Abbondanza.
Lasciarsi sorprendere dalla vita: il vero senso dell’Abbondanza.
Abbondanza… Spesso le parole si confondono, come quando non si sa cosa si vuole davvero, e così si è colti da confusione per eccesso di scelta. In tal caso si finisce per credere di non averne affatto! È un po’ come quando si augura “Buon tutto”( per eccesso o per difetto, sarà come non aver augurato nulla… proprio niente!)
Dunque se non è il tutto, e nemmeno il molto, che cos’è l’Abbondanza?
Si potrebbe scivolare e sbagliarsi nuovamente, finendo col credere che si tratti di un concetto astratto. Ma così non è!
L’Abbondanza è reale, così come lo è la carestia, nella sua manifestazione. Non è opinabile.
A questo punto l’attenzione si dovrà portare alla Vera Abbondanza.
Cominciamo a portare l’attenzione alle parole: non c’è infatti Abbondanza nell’accontentarsi di ciò che arriva senza l’accento della consapevolezza, che ne trasmuta il fatto come in un principio alchemico.
Ossia affidarsi è bene, ma attendere che le cose arrivino senza sapere che esiste una Legge al di sotto è ben altra cosa. Eppure a parvenza così non è! Che strano gioco perverso… anche se sacro e logico nel suo altissimo senso.
Inoltre si dovrà richiamare l’Abbondanza nella sua valenza intonsa, senza metter in prima fila la brama e il desiderio per qualcosa che non c’è. Si finirebbe così maldestramente per attivare la carestia, per similitudine al mancato obbiettivo nel tempo dell’adesso.
Accade quindi che richiamare l’Abbondanza, per chi non vive nella mancanza e nella paura della privazione, è presto fatto!
Mi è capitato, in un tempo postumo, di conoscere un ricco notaio… egli possedeva granai privati, proprietà e diversi atri di terreno. Chiunque avrebbe dedotto, così di primo acchito, che costui fosse una persona felice e godesse di una vita comoda. Così non fu, egli visse una intera vita in diversi tipi di carestia, non visibile per i più. Le carestie più note e meno pensabili si riversarono in questo notaio inconsapevole: ora, nella sua attuale incarnazione, egli vive di ciò che la gente vuole offrirgli, compie il suo servizio come parcheggiatore, vive di mance, di provvidenza, dopo anni di lavoro in una fabbrica che ha chiuso improvvisamente. Egli vive di ciò che la provvidenza gli offre. In tutto questo l’ex notaio sta comprendendo bene cos’è la vera Abbondanza.
Tutto ciò chiaramente è privo di giudizio, poiché questo non è né giusto né sbagliato, ma è così affinché si compia la Legge dell’Uno. Una più alta comprensione, nel regno delle cose che passano (come le chiami tu, Monia).
C’è ora da augurasi che ognuno di voi trovi presto il senso e la misura, poiché proprio queste due parole, “senso” e “misura”, ne sono la Via.
Auguro a te che mi leggi tutto ciò che occorre per vedere il tuo senso e la tua misura, in ogni piccolo attimo dell’ora.
cosi’e’ la legge de”uno la cosidetta giustizia
avremmo riempito il ns bicchire quando avremmo assaporato di tutti i gusti di bevanda che la terra ci ofre e cosi’ non puo’ bastare una vita ma tanti ritorni e un giorno cosi’ nel ns rientro a casa non potremmo fare giudizi a chi ha avuto di piu’ perche’ anch’io un giorno ho avuto e probabilmente sperperato ..
grazie dei tuoi insegnamenti che la sapienza entri a far parte della ns.esistenza
con amore a tutti i viandanti
ciao Pietro
Grazie Monia.
Poco prima di leggere quì, stavo pensando ad una frase detta a mio figlio (disoccupato), che una volta finiti i soldi della liquidazione, noi non possiamo mantenerlo.
Ebbene, ho pensato che dicendo così, non ho fatto altro che fare il gioco dei cosiddetti potenti che spingono la gente verso la paura che poi blocca l’intuito e molto altro, inibisce le migliori qualità Umane a tutti i livelli e me ne sono pentito. Poi leggendo quì, ho trovato conferma con l’aggiunta del consiglio che Tu stessa dai e che anch’io conosco bene, ma lo pratico solo in alcune cose che mi stanno maggiormente a cuore, mentre invece dovrebbe essere proprio un modo d’essere.
Pertanto, ancora una volta (molte volte l’hò espresso anche se non l’hò scritto) il mio sentito grazie per Té carissima Monia che con così tanto Amore T’impegni costantemente ad aiutare Altri.
Voglio anch’io dare un consiglio: Amici tutti e tutte, concentratevi sul nuovo modo di vivere come Monia Vi consiglia, Lei è già in quel mondo, ma se tutti noi ci concentreremo in ciò, visualizzando ogni essere vivente in quella situazione, ciò avverrà più velocemente perchè già parte integrante del Nostro essere.
Se qualcuno volesse un piccolo assaggio di quanto possa un pensiero ben orientato, non deve fare altro che concentrarsi su una piccola nuvola con la ferma e convinta decisione di farla svanire, visualizzando adeguatamente il tutto, compreso il “Prana” che col Cakra di una mano viene prelevato e con l’altra mano viene inviato sul soggetto fino a vedere mentalmente solo il Cielo pulito e poi attendere in totale fiducia e sicurezza.
Ripeto, è solo un piccolo assaggio.
A tutti auguro un buon presente per un miglior futuro basato sull’AMORE.
Renzo NuvolHarì
abbondanza, per me, fa rima con pienezza, pienezza con felicità, felicità con gratitudine verso tutti e tutto. Ringraziare è accorgersi dell’abbondanza nel qui e ora.
tanto, tanto amore verso tutti i viandanti
un abbraccio
Mario
Buongiorno!…nn vorrei fare la parte di ”quella che non ci arriva”…perdonami Monia,il tuo ultimo dire è un’aneddoto,sul notaio,mi riferisco alla reincarnazione…. o sai del fatto per ”ipnosi regressiva”?….ma tralasciando la cosa che sia reale o meno,che non ha ”importanza” al momento rilevante….diciamo che siamo ”soggetti” a diverse leggi,tra cui,come dice Pietro,quella dell’uno…che sarebbe della giustizia….ma anche per ”legge dell’attrazione” o meglio conosciuta come ”causa effetto” giusto?…attraiamo in linea a ciò a cui appunto siamo allineati….se penso sempre alla mancanza di conseguenza non potrò sperimentare l’abbondanza…ma qui poi,interviene,a volte, l’ ”imprevisto” riusciamo a ”rompere” uno schema,o il ”già prestabilito” come spesso dici tu…e magari quel,anche se minimo cambiamento,fa andare in un’altra direzione….forse questo avviene proprio per poterci accorgere,rendere conto,e agire di conseguenza…se abbiamo saputo cogliere l’opportunità….
un caro saluto!
Il vuoto permette la cre-azione.Allora ogni volta che si crea un vuoto si crea anche il suo riempimento.Se siamo nell’Amore siamo esattamente nella Luce che può espandersi e avvolgere la parte opposta di Sè, fatta di paura, e illuminarla. La paura svanisce e con lei la mancanza di qualcosa… e se svanisce il senso di mancanza la sua semplice conseguenza è che si “attira” il suo opposto ovvero l'”abbondanza”, a tutti i livelli. Importante è: “far circolare” e nel meccanismo del “dare e avere” l’energia trova il suo perfetto fluire e trasporta doni che mai avremmo potuto immaginare… L’importante è “fidarsi” e “affidarsi”…. Mia cara Monia io penso e agisco così… e se posso lo suggerisco a tutti… Un grazie di Cuore per le tue splendide condivisioni, spunto per una continua “crescita consapevole”.
Un abbraccio di Luce…. Clara