Caro viandante, vorrei condividere con te qualche pagina di quel che compone il mio diario di bordo, dove racconto come ho passato il mio fine anno 2011 e l’inizio del 2012.
Mattino del 31/12/2011 – Medjugorje: Monte delle Apparizioni
Eccomi qui a passare l’ultimo giorno dell’anno con il buttar via ciò che non voglio più nella mia vita. Sono in cima. I fedeli, silenziosi, si sparpagliano sugli aspri e ghiacciati sassi rossastri, in parte coperti dal fango della recente nevicata. Molte persone hanno scelto di arrivare quassù a piedi scalzi. Il vento si mischia al sordo rumore dei massi del monte, sotto le scarpe dei pellegrini. La terra qui è rossa, quasi a ricordare il sangue versato dai Bosniaci, che cercano di dimenticare. Solo questa terra santa, Medjugorje, si è salvata dai numerosi bombardamenti che hanno costellato questo territorio.
Siamo tutti qui in attesa di un messaggio, di un respiro di sollievo.
Damir, la nostra guida, ci ha suggerito di non pregare salendo, né chiedere nulla in questo monte, in cui tutti sembrano cercare qualcosa: “Liberatevi!” ci ha detto. “Liberatevi da tutto ciò che non vi serve più”. E così facciamo, lungo ogni stazione misterica, come grani di un rosario vivente. A ogni stazione lasciamo parte di quel “noi” che non ci è più funzionale, e ci sembra davvero che, a ogni nuova postazione, si arrivi un po’ più leggeri… fino a raggiungere la soglia di un paradiso. Sembrava una di quelle situazioni alla “Dante”, nella quale ogni girone rappresenta una esperienza che agisce in noi: fuori e dentro, per chi lascia che sia.
Ascolto il silenzio mentre salgo, ma senza voler arrivare, così, semplicemente… nessun luogo da raggiungere, nessuna preghiera. Tra una stazione e un’altra sento vibrare un “grazie” che si stacca da me. In alcuni momenti, anche cercando, non sento di dover lasciare nulla, niente di quel tanto che pensavo di dover mollare via da me. Quel vuoto si è presto trasformato in pace. Semplicemente. I miei compagni di viaggio cercano di rispettarsi e di rispettare mentre condividono la salita, in silenzio, ognuno da solo, come quando si nasce e si muore.
Penso che fino all’altro ieri non sapevamo nemmeno con quale macchina avremmo fatto il viaggio, dato che, all’ultimo momento, l’agenzia dalla quale avevamo affittato l’auto a 9 posti dall’Italia, ci aveva dato forfait… e ora eccoci, con l’imperturbabile multipla di Erik! Secondo me è stata l’auto a tramare tutto segretamente per non essere lasciata a casa, visto che comunemente era proprio lei a portarci sempre dovunque 🙂 E ora sono qui! Col ben- venuto della neve che candida ci dona il suo silenzioso saluto.
Pomeriggio del 31/12/2011 – Orfanotrofio Regina Pacis
Ci affrettiamo a comprare dei viveri per i bambini dell’orfanotrofio; con una colletta riusciamo ad acquistare un bel po’ di roba e ci si apre il cuore per questa opportunità di condividere il pane con chi vive di provvidenza. Penso che, solo fino a qualche anno fa, avrei speso molto di più per un vestito da indossare al cenone di capodanno, e mi pento di non aver comprato più cibo. Arriviamo sul piazzale dell’istituto quando è l’ora di pranzo inoltrata. Penso che sarà tardi per salutare i bambini. Esce una piccola bimba, poco più di dieci anni, e con il nostro aiuto riforniamo un po’ la dispensa. Un responsabile esce e ci comunica che è un vero peccato che il nostro arrivo al centro abbia schivato il discorso della veggente fatto poc’anzi. Noi siamo felici di poter servire e ci diciamo che già così abbiamo ricevuto tanto.
Esce la nostra guida e ci dice di entrare a salutare la madre superiora, ma che non possiamo vedere i bambini. Da qui parte un lungo periodo di commozione oltre ogni parola: la veggente è lì, che ci aspetta! Ci abbraccia, parole semplici, grandi sguardi: Vicka, un’anima spettacolare! Facciamo con lei una benedizione e le lacrime mi travolgono. Il mio compagno mi chiede di scattare una foto per documentare il viaggio, io annuisco ma poi non riesco neppure a tenere gli occhi aperti dall’abbondanza di lacrime che, inspiegabilmente, mi sgorgano copiose.
Tragitto verso l’albergo…
“Monia: perché sei venuta a Medjugorje?” mi dico addosso. ”Per il viaggio!” mi rispondo rapida! Il significato sta nel senso stesso dell’andare! Andare, osservare ciò che accade mentre si avanza, sempre consapevoli di quell’unico momento che è l’adesso. Il tempo allora si dilata; “Da quanto tempo siamo qui?” mi chiede qualcuno… Incredibile! Un paio di giorni appena!
Chiesa del paese
Siamo nel retro della chiesa principale. Fiumi di gente ordinata prega e ascolta nell’arena creata per accogliere i pellegrini. Entrare è fuori questione, ma a noi va bene così. Non penso di fare la comunione, ma mi si presenta davanti il prete con la ciotola in mano, e allora accolgo il Signore che mi ha chiamato.
Sera del 31/12/2011
Ceniamo in albergo dove per ogni pasto i padroni di casa benedicono con noi la tavola imbandita di cose semplici e gustose. Mangiamo rapidi per affrontare i meno sette gradi dell’esterno alla messa di mezzanotte. Mai andata a così tante messe in quattro ore scarse! Penso di sviare la comunione, ma ancora una volta è il Signore a venire a me! Così acconsento e ringrazio. A Erik, mio compagno di viaggio e mio miglior amico, scompare la particola mentre gliela offrono… Non capiamo il significato. Lui, mortificato e un po’ confuso, se ne va dare un’altra. Cerchiamo coi telefonini accesi per far luce, ma niente! Lo spogliamo, col freddo che fa, ma niente! Sparita! Ci sarà qualcosa da capire che ora però ci è ignota… Velocemente tutti intorno si abbracciano per scambiarsi gli auguri, e il fatto si perde per un attimo, tra le panchine gelide e rese croccanti dal ghiaccio, mentre si srotolano universi di colori: sono le coperte che la gente usa per scampare al freddo.
È arrivato il 2012! Auguri e… un pensiero mi sfiora e mi gela pure un po’, dato che è da tanto che aspettiamo questo momento, e ora… è qui!
Andiamo al crocifisso di bronzo, costruito con il metallo fuso di armi da guerra (che splendido paradosso!), quel famoso crocifisso che gocciola da un ginocchio. La notte ci inghiotte e le stelle con quel freddo e quell’assenza di inquinamento di ogni genere, sembrano caderci addosso; mi sposto, mentre bacio il mio uomo e ci scopriamo commossi entrambi, senza definire i bordi del motivo per cui siamo in questo stato.
01/01/2012 – Monte del Crocifisso, mattina
Sono in cima, annaspo tra la gente che prega. Non pensavo potesse darmi tanto fastidio, per un po’ me ne vergogno… poi realizzo che c’è qualcosa da capire che va al di là di ciò che posso ora decifrare, e mi mantengo in ascolto. Scegliamo un posto al sole, lontano dal crocifisso, per meditare con il gruppo. Stiamo per iniziare la meditazione quando si piazzano un bel po’ di ragazzi per recitare un rosario. Pensiamo sia una prova e continuiamo a meditare, ma quest’altro gruppo alza la voce, sempre di più… Le preghiere sono cariche di dolore e di sacrificio… Dentro di me arriva chiara una voce che – scopro solo in un secondo momento – è parte dello stesso contenuto di altri compagni di viaggio.
Il messaggio ci arriva chiaro: “C’è bisogno di un nuovo modo di pregare, meno meccanico e mnemonico. Abbandonare il dolore, il sacrificio, innalzare un canto di gioia, pari al silenzio o a una danza che ne esprima il suo più alto senso. Ecco che si può stare zitti e cheti, offrire se stessi, innalzare il proprio essere, come una preghiera… il canto interno che memorizza ogni cellula e modifica ciò che non somiglia alla matrice. Ecco che arriva in questo modo come sacra benedizione, a contagiare di buono e di santo chi si pone di fianco… Lasciar andare il dolore; nessuno sa cosa farsene del dolore! A nessuno può piacere il vostro sacrificio!”
Ci confrontiamo in un secondo momento e siamo colpiti dalla similitudine dei messaggi arrivati al gruppo.
* * *
Tornata in Italia, il mio compagno mi racconta del contenuto del messaggio arrivato il 2 gennaio 2012 a Mirjana, che riporto qui sotto:
“Cari figli, mentre con materna preoccupazione guardo nei vostri cuori, vedo in essi dolore e sofferenza; vedo un passato ferito e una ricerca continua; vedo i miei figli che desiderano essere felici, ma non sanno come. Apritevi al Padre. Questa è la via alla felicità, la via per la quale io desidero guidarvi. Dio Padre non lascia mai soli i suoi figli e soprattutto non nel dolore e nella disperazione. Quando lo comprenderete e accetterete, sarete felici. La vostra ricerca si concluderà. Amerete e non avrete timore. La vostra vita sarà la speranza e la verità che è mio Figlio. Vi ringrazio. Vi prego: pregate per coloro che mio Figlio ha scelto. Non dovete giudicare, perché tutti saranno giudicati”.
Vivo in venezuela, il 15 settembre scorso mi trovavo in italia ed avevo in mente di andare a MEDJUGORJE, POI PER MOTIVI VARI NON CI SONO ANDATO. IN PARTE MI E’ DISPIACIUTO, MA ERO ANCHE IMPEGNATO IN FREQUENTARE TRE CORSI DI PRANIC HEALING E CI TENEVO. IN QUEI GIORNI MI CHIEDONO AIUTO PER DELLE SANAZIONI PRANICHE, E A DUE SIGNORE SONO SERVITE , LA TERZA NON HA AVUTO BENEFICIO ALCUNO, ED HE ANDATA IN BOSNIA IN PELEGRINAGGIO, TORNATA IN ITALIA VIENE A TROVARMI E MI PORTA DUE CD CON CANTI E LITANIE ALLA VERGINE DIVINA. TORNATO IN VENEZUELA MI INVITANO AD UNA CERIMONIA SCIAMANICA DELLA QUALE ALLEGO IL RIASSUNTO DI CIO CHE HO VISSUTO. Oggi 2 dicembre ci siamo riuniti una ventina di persone per celebrare un rito sciamanico. Siamo giunti sulle rive del fiume caroni che sfoccia nel orinoco. C’erano gia presenti 3 elementi della natura , allora e stato acceso un fuoco per avere il quarto elemento nel contempo lo sciamano preparava la medicina che chiamano yage preparata con una liana chiamata ayahuasca la sua preparazione si perde nella notte de tempi ed e tramandata di generazione in generazione.Finiti i preparativi abbiamo invocato gli spiriti dei 4 elementi e la protezione divina, dopodiche ad ognuno e stato offerto un bicchierino di yage,per molti l’effeto e stato imediato , con vomito e necesita fisiologiche.Il mio processo e stato molto piu lungo credo che abbiamo cominciato alle 11 pm e quando ho potuto riaprire gli occhi stava albeggiando.Ora che scrivo e domenica ed ancora il processo e in atto ,questa notte ho dormito a casa e nel sonno ero agitato , ad un certo punto ho sentito una presenza che mi ha ripetuto 3 volte yage ho inteso che era un segno di tranquilizzarmi ho ringraziato la presenza ed ho continuato a dormire.Ricordo che avevo esposto i miei problemi spirituali e fisici a lo sciamano e gli ho fatto presente che sono sanatore pranico, dopodiche sono partito in un trance profondo, ed una voce interna mi diceva di perdonarmi, ed ho cominciato con questa richiesta, forse avro ripetuto 40 volte io mi perdono , poi la stessa voce mi dice di chiedere perdono a tutti quelli ai quali ho portato o voluto del male ed a questo punto è cominciato il processo perche io sia perdonato ed e durato parecchio. Finito questo sento il bisogno di continuare a smaltire tutto il bagaglio negativo e chiedo al sciamano Crispin per la terza volta un altra dose di yage ed a questo punto interiorizzo piu profondamente e se all’inizio vedevo moltissime cose di tanti bei colori sfarfallarmi davanti ora entro in una luce viola intenso e mi viene suggerita la parola la fiamma viola,a questo punto sto cercando il perdono divino e chiedo umilmente il SUO perdono, per molto tempo ho continuato a farlo , alternando varie esperienze fra le quali mi e stato deposto di fronte un pacco di fotografie di maestri di luce ,ad un certo momento si sfilla dal pacco una ed era quella di Gesu misericordioso al Quale ho ringraziato e chiesto la Sua santa benedizione . Subito dopo mi apparte mio papa e mi da il benvenuto e mi dice che e sempre al mio fianco e benedice me e mi figlio, in quel momento sento mio figlio, apro gli occhi un istante e mi riincorporo per un momento ,dico a mio figlio che il nonno gli manda la benedizione e di onorare sua madre che lo ama profondamente e di fare lo stesso con me che sono suo padre a quel punto lo abbraccio con tutto l’amore possibile e gli dico che lo amo lui mi risponde anch io ritorno in stato di trance dopo aver chiesto o meglio suggerito dallo sciamano un altra dose di yage ,a questo punto sto ancora chiedendo il perdono divino e mi si apre un altra porta e mi ritrovo in una luce dorata, davanti a me vedo due immensi paralellogrammi dorati e fra loro una luce cristallina argentata fortissima piu del sole pero nn accecava ,a questo punto sento l’amore Divino che mi pervade complettamente, intensamente e sento un grande amore per il creato per tutti gli esseri le piante etc. e finalmente mi rendo cont0 che io stesso sono l’amore e capisco che son parte del Creatore che ci ama incondizionalmente, continuo a chiedere il perdono Divino e qui apro gli occhi, di fronte a me c’e un bastoncino lavorato e sempre la stessa voce mi dice di prenderlo e con lui benedire tutta la creazione cosa che faccio poi dopo mi viene indicata una sedia e mi viene detto di andarci che la mi aspettano le mie colpe, tento di alzarmi e con moltissima fatica raggiungo la sedia ,sulla quale trovo un fagotto, lo prendo in mano e mi fa schiffo e lo butto, poi mi siedo ed in quel momento sento la voce che mi dice che sono perdonato ed in quel momento ho vomitato tutto il marcio accumulato e mi sono sentito svuotato, pero riempito di quel amore meraviglioso dolce esereno mi sono alzato e stava albeggiando.Un giorno radioso stava per iniziare ho ringraziato il Padre supremo e sono andato barcolando verso i miei compagni di viaggio con il bisogno di abbracciarli benedirli e dirgli che li amavo. Ci siamo seduti in circolo e lo sciamano si preparava al rito di chiusura, abbiamo detto una preghiera di ringraziamento poi con incenso il suono del flauto e l’armonica ha chiuso il sacro rito. Giusto in quel momento fra le due montagne di fronte è spuntato un sole radioso noi si era ad ovest cosi ho capito anche il perchè della scelta di quel posto magico. Ho benedetto lui ed il suo santo lavoro. Il Padre supremo mi ha concesso un dono immenso, grazie a Crispin la sua fidanzata che lo assiste nei suoi spostamenti, ed atutte le entita di luce. Non avevo neanche la minima idea del lavoro degli sciamani oggi so che compiono una grande missione perchè madre terra sia rigenerata per un mondo migliore in amore pace ed armonia. Diamo grazie a tutti gli sciamani della terra, ed auguriamogli la forza di continuare la loro missione e noi cerchiamo di apportare il nostro granello di sabbia. Grazie Crispin grazie yage ,benedetto sia sempre il nostro PADRE CELESTE, Amen
Emozionante! Monia davvero emozionante! grazie
Grazie di cuore per questa tua profonda condivisione. Ho provato forte emozione, e mi sono sentita molto vicina agli insegnamenti che hai trasmesso.
E’ un’esperienza che da qualche tempo desidero fare anch’io.
Con affetto. Angy
Buon giorno Monia, ancora giorni fa c’era una nota che diceva “il tuo comento he in attesa di moderazione”, ho riletto per capire cosa ho scritto che non va, magari non siete d’accordo su un esperienza di questa natura? Posso assicurare che la medicina preparata dallo sciamano non he una droga, ed agisce sia a livello spirituale sia quello fisico. Io dal 2 dicembre non prendo piu la pastiglietta per l’ipotensione, si è stabilizzata in 135 77, ho 71 anni. Sono sanatore pranico da 25 ho cominciato il percorso atraverso i libri scritti da Alan Kardek , ed ho avuto risposte auditive dal mio spirito guida. Grazie per l’accoglienza DIO TI BENEDICA e faccia fiorire le gemme pronte per ricevere l’insegnamento spirituale, ne abbiamo tanto bisogno, abbiamo moltissimi fratelli nel oscurita completa, vivono in funzione di sole cose materiali. Prima di fare una sanazione, di regola chiedo al paziente, chi pensi di essere e che compito hai nella vita? direi che un 85% non ha la minima idea, a questo punto conversiamo, e con molti, troviamo una risposta adeguata. Penso di non averti annoiato, questo è un piccolo riassunto perchè con quello che ho vissuto in questi anni ne potrei fare un libro di esperienze varie.
AUGURI PER UN BUON LAVORO, EDOARDO
Il ritardo è stato dovuto solo ad un sovraccarico di impegni!
grazie Monia di questa condivizione mi fa rivvivere l’esperienza vissuta nei primi anni alla mia visita a Megiogoire nel 1983 dove ho vissuto l’apparizione nella capella con allora i ragazzi e mi chiedevo quale era allora la mia chiamata ora posso solo confermare che da li e’ partita la mia ricerca , la mia profondita’ nel sentirmi uomo e divino parte della trinita’che noi siamo ,non siamo un tutto uno con il Padre universo e la madre divina con i suoi inviti amorevoli ci invita all conoscenza della profondita’ del suo amore ,ma sopratutto di donare a lei il ns dolore riservandoci la scelta di sentirci consapevoli di sentirne il desiderio di trasformazione del ns pensiero che poi diventa realta’e luce per un cambiamento del ns tempo terreno .
buona luce a te monia e a tutti voi che siete in cammino
Nb. mi piacerebbe condividere con voi delle foto che ho fatto nella Pasqua del 2010 nel mio ritorno a Megiogoire dopo 25 anni si notano la presenza dei fratelli di luce cosmica
ciao Pietro
ciao..ero anch io a Medjugorie a fine anno e sono rimasta fino al giorno dell apparizione..leggendo ciò che hai scritto mi sono venuti i brividi xkè hai espresso tutto quello che ho provato io li. Sicuramente è un posto in cui tornerò e credo per il ponte del primo maggio..magari riusciamo ad organizzare assieme che dici? E’ davvero un posto “magico” dove ti si libera il cuore da pesi e “incrostazioni”. Torni diverso davvero..
Un abbraccio a tutti i viandanti. Ilaria
Monia buongiorno, che piacere leggere il tuo “diario”, grazie. Ancor più perchè è da qualche mese che nn mi spiego il desiderio di andare in quel posto. Tutto quello che è “troppo cattolico” solitamente mi infastidisce…Madjugorje è ALTRO…credo…e la tua descrizione, come sempre, me lo ha ben fdefinito.Questi ultimi 18 mesi per me sono stati un Missile. Ho letto, frequentato corsi, seminari, visto video, conosciuto tanta gente…e persa altrettanta. Per caso un giorno ho visto un tuo video.Capivo perfettamente quello che dicevi, stesso Suono. Ora so “vedere” la differenza di quando incontro persone che “viaggiano” sulla stessa frequenza…senza farmi troppe domande sugli altri….ognuo fa del suo e vive nel suo Meglio, guru compresi. Sono stata un pò lunga lo so….ma come dico ultimamente..:
Monia buongiorno, che piacere leggere il TUO DIARIO , GRAZIE
Grazie Monia, le parole del tuo racconto mi hanno riempito il cuore di gioia.
Anche a me piacerebbe andare a Medjugoje, ma non so perché ne ho paura… e tu sai bene che le cose che temiamo di più sono proprio quelle che ci stanno chiamando. Forse quest’estate prenderò coraggio e andrò… forse.
Ti ringrazio e ti abbraccio
grazie Monia, anche se alcune cose….. non mi emozionano , è una bella esperienza, vorrei imparare ad aver più fiducia….o fede come si vuole, intanto gioisco della tua gioia. grazie
…….e Erik???come l’ha presa?????
grazie lunga vita morgana
leggendo la tua esperienza mi hai veramente emozionato,grazie, ma soprattutto ho capito che ancora una volta la semplicità e la purezza del cuore regnano incesanti nella parte più intima e vera dell’ essere.Noi li tratteniamo, li nascondiamo ma è sbagliato, perchè così fcendo abbiamo creato un mondo di paure , obblighi e soprattutto un mondo all’ insegna dell’individualismo.Abbiamo perso quella spontaneità, verità e umanità. Quindi dobbiamo avere il coraggio di vivere questa fantastica vita nella Fede,nella Gioia, nella Tranquillità e nella Consapevolezza che se puoi fare del Bene (per se e per gli altri), questo è il momento giusto…”Perchè rimandare a più tardi ciò che costituisce il tuo retaggio divino attuale? IO SONO in te più vicino del tuo respiro, più vicino delle tue mani e dei tuoi piedi……Solo quando conosci la verità,questa stessa verità ti rende libero.Non serve sentirneparlare,o parlarne,o leggere articoli sull’argomento: la verità deve vivere, muoversi ed avere la propia essenza in te; solo allora essa ti rende libero, e puoi conoscere il vero significato della libertà del cuore, della mente e dello spirito. (Eileen Caddy, Le porte interiori )
con l’augurio di una meravigliosa giornata e tutti
grazie Monia ed Erik
Immensamente emozionante!!! GRAZIE!!!
io ci sono andata quest’estate e proprio li ho capito cosa è per me la preghiera…non un ripetere frasi di cui non conosco il complesso significato ma emanare quell’amore divino verso tutto e tutti…si questa è preghiera..grazie Monia.
cosa dire ,in realita quello che veramente mi nasce spontaneo in questo momento he che anche senza esserci andato sento una grande voglia di piangere , di svuotarmi da tutto cio che sia contaminante per la mia anima ,ma sopratutto per l amore che mi giunge dalla madre di Gesu, che sento come mio maestro colui con il quale affido ,le mie sanazioni a favore di chi ne ha bisogno , molte volte rimango ,nel dubbio di aver operato male , ma sempre tutto si risolve ,la misericordia DIVINA non ha limiti , ti insegnano che per fare una sanazione a distanza devi dare nome e cognome ,e francamente uno ci casca ,chi meglio del PADRE sa a chi he diretta quella sanazione ,se niente succede per caso ,se il PADRE stesso ti invita ad intervenire , he solo questione di intesa ed esecuzione ,e lo dico con proprieta ,perche l altra cosa che mi hanno sempre detto vedi di essere pulito ,con abiti bianchi e accendi questo e quello , veramente quando DIO vuole tutto he possibile . Avevo un industria di costruzioni ,metalmeccaniche ed in ufficio un lettino , venivano a chiedere di essere aiutati , lavavo.le mani e sporco di ruggine e grasso faccevo la sanazione cosi come mi nasceva ,e quante sanazioni ho fatto ? centinaia in 28 anni .e tutto per il grande AMORE che il PADRE ha per i suoi figli , benedetta sia la MADONNA per averci dato SUO figlio ,immolato sulla croce per redimerci dal peccato ,e benedetti siate voi fratelli AMEN
…davvero, come si dice nella preghiera delle comunità dell’arca di Lanza del Vasto:”Noi siamo tutti passanti e pellegrini, accendiamo dunque un fuoco all’incrocio all’indirizzo dell’Eterno, formiamo un cerchio e facciamo un tempio nel vento, facciamo di questo luogo qualunque un tempio…”