Spunti tratti dal mio libro “Sincronicità, tutto quello che non sai può essere usato contro di te. Manuale di attivazioni sincroniche per l’anima”. Anima edizioni

Ad un certo punto ciò che abbiamo intorno a noi non ci somiglia più, cadiamo in una strana frequenza chiamata : crisi.

La crisi ci è alleata ma noi la vediamo come il vuoto, il nulla!

Ma nel nulla soggiorna ogni cosa, solo che non riusciamo a concepirne l’idea…e allora inorridiamo, come D’Annunzio nel suo regno di “fobie da vuoto”, che riempiva ogni angolo di casa per non doversi confrontare col nulla. In realtà, ancora una volta scegliamo gli alleati sbagliati, pensiamo cioè che il tutto, il pieno, sia tranquillità, invece si tratta di una condizione di ingombro alla liberazione del Noi!

Tutto si muove intorno alle scelte, loro sì che sono un gran alleato, eppure noi le temiamo come la peste: spaventose scelte, difficili, inevitabili, a volte irrevocabili scelte! Ma sempre, sempre temute all’origine: loro, le scelte, sono invece il sale della vita!


Quando dobbiamo decidere qualcosa scivoliamo in una frequenza speciale, e in quel momento il destino del “parallelismo spazio temporale” che si sta vivendo può essere cambiato. Il destino che per noi “era destinato” può mutare. Si agganciano così altri futuri possibili, altre braccia da stringere!

Giungiamo in luogo dell’apparire del nostro “Essere” e qui, infinite nuove possibilità ci attendono.

Capisci viandante?! Le infinite possibilità dell’Essere che accoglie il cambiamento, e ne fa il suo compagno di viaggio vincente!   Dono del Supremo che, attraverso la possibilità, rinnova l’amore per il suo creato.  Genitore giudizioso e paziente, che ci offre il fazzoletto per piangere, o la “pacca sulla spalla”, per incoraggiare quando non abbiamo preso bene le distanze!

Allora, con questi alleati, usciamo dallo squilibrio che ci ha fatto star male, come piccoli Bambi, barcollando sulle zampe, nei primissimi passi che andremo a fare, dovremmo essere consapevoli che lo scegliere non è mai un salto nel vuoto. Questo vuoto poi, che tanto ci crea orrore è pieno di cose!

Quando ero piccola mi dicevano:

“He! Ci spiace, il ciuccio te l’ha portato via il cane, ora è sparito nel nulla!”

Un giorno i miei genitori regalarono il mio monopattino a dei bambini a corto di giochi.

“Potevi averne più cura, ora ecco: è sparito nel nulla!”

Sembrava che questo nulla fosse molto interessato alle mie cose…

Allora io pensavo:

“Ma un giorno andrò dal Nulla, e mi farò ridare le mie cose, e il Nulla sarà pieno dei giochi degli altri bambini!”

Avevo scoperto il concetto di Nulla Pieno! Ma impiegai altri vent’anni per capirlo!

Come temiamo le scelte, temiamo anche il nulla, quella vuotezza di eventi, quel sembrare staticamente inermi, di fronte ad un fatto della nostra vita, ad una attesa…

Non dovremmo temere il nulla! Il nulla è opportunità. È il moto- quiete più connaturato alla nostra anima.

Nella filosofia zen è la fonte, l’archivio delle infinite possibilità: il Nulla!  Mai più pieno, nell’essere vuoto! È quell’essere talmente invasi dall’energia che ci pervade, da paralizzarci quasi per eccesso di dinamismo! È magia! E noi lo temiamo! Lo temiamo perché non lo conosciamo, e non ci permettiamo di conoscerlo. Lo scambiamo spesso per mancanza, invece ne è l’esatto opposto.

Il Nulla è un enigma, è talmente pieno di cose da sembrare un assenza di scelte! È talmente pieno di maniglie su cui appigliarsi invece, da sembrare un continuo precipizio. Precipitare per l’eternità.

Eppure, prima della creazione dell’universo vi era questo: il nulla. E in esso la promessa dell’intero creato, racchiusa in un piccolissimo spazio, quasi da non credere! Era la promessa delle infinite possibilità che ci attendevano, eppure chiunque ci avrebbe visto poco più di un pisello!

Caro viandante che mi leggi: quando ti sembra di vivere il nulla, rilassati, smetti di lottare, accetta l’opportunità e accorgiti di quanto questo vuoto sia in realtà pieno di speranza e promessa. Anzi, sia la promessa stessa!

Ecco: dolcemente aspetta.                                                                                                                                 Aspetta che si alzi la nebbia dell’orrido che hai provato nel percepire la presenza del Nulla. Assapora come ci si sente sapendo che tutto è già, e al momento giusto: ecco!                                    Il seme ha forato la terra, e una nuova piantina è venuta a far parte del tuo giardino!