Oggi viandante vorrei parlarti di spiritualità e di mezzi per evolversi.
Come faccio a capire se gli insegnamenti che sto seguendo, le persone che me li stanno offrendo vanno bene per me?
La crescita spirituale è un processo individuale che non si può né spingere né forzare, tra l’altro è come quelle uniche due cose nell’esistenza che si devono fare da sé: nascere e morire. Posso essere certo accompagnato e sostenuto, aiutato, ma sono sempre io che devo capire come, dove, quando e perché.
Se ho fame è alquanto impossibile che qualcuno possa nutrirsi al posto mio, nessuno può prendere il mio posto nella ricerca. Tra l’altro sarebbe anche assurdo che fosse diversamente, sarebbe come se per capire il gusto di un dolce, me lo facessi masticare da un altro che mi riferisse che sapore ha! Sarebbe non solo relativo, in quanto ognuno può avere i suoi gusti, ma poco funzionale!
Spesso nel mio lavoro di trainer mi imbatto in persone che vorrebbero far crescere il proprio partner, o il genitore, l’amica…viandante! Sai bene cosa accade ad un frutto raccolto anzitempo! Non solo risulterà poco gradevole al gusto, ma un enorme spreco! Se lasciamo che il signore del tempo faccia il suo, otterremo meno ansie, meno fatiche, un ottimo risultato insomma! Certo è che, se si vuole che il cambiamento del nostro caro avvenga subito…è come sparare sull’insalata! Non crescerà più in fretta, proprio no! Questa situazione poi è portatrice di notevole ansia da parte di chi si è già accorto che non può più vivere in assenza di sé stesso. Ma il risveglio, come dicevo, è un evento incondivisibile, tuttavia, contaminante, a mio avviso. È importante contagiare chi ci è intorno con l’esempio, con il nostro modo di vivere, le persone noteranno in noi dei cambiamenti e questo porterà stupore.
Lo stupore è tra i più funzionali semi di potenziale risveglio! E tra l’altro posso farlo solo da me: stupirmi! Questo funzionerà viandante più di portarsi appresso un amico sulla groppa della schiena! Davvero!
Ma c’è molta differenza, ci si deve muovere accorti nel marasma dell’offerta religiosa e spirituale.
La spiritualità vissuta nel quotidiano permette all’uomo di raggiungere la propria trasformazione interiore.
Se il tipo di spiritualità che stai perseguendo non porta a questo c’è qualcosa che non va.
Alcuni concetti religiosi lasciano davvero molti dubbi se si tratta di tali mezzi evolutivi;
a dire il vero spesso accade si trovi una coperta fin troppo corta che copre le spalle, certo, ma lasci scoperti i piedi.
Non posso sostenere un percorso spirituale che abbia certe lacune!
Che supporti una parte e ne lasci completamente sguarnita un’altra!
La vera ricerca spirituale ce lo impone e arriva il momento in cui non possiamo più fingere che per appoggiare certi credo, si debbano sacrificare concetti, bisogni, o credenze diverse da quelle imposte dalla suddetta religione. In questa via non tutto va bene per tutti, certo. Anche qui c’è un limite ed è il nostro, ciò che ci occorre per capire. Un vestito va tagliato sulla persona e non viceversa! Per talune persone, sono certa, è servita pure Vanna Marchi! Perseverare in una via che sentiamo poco affidabile, distruttiva, che crea dipendenze a questo punto però sarebbe diabolico!
Il campanello d’allarme rimane lo stesso: come fare per capire se sono nella giusta via appoggiando un determinato percorso? Se stiamo perseguendo un credo che ci porta al disamore è già una bella prova: taglia la corda viandante!
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GRAZIE Monia
Sempre profonda e al momento giusto!!
…hai già detto tutto tu e anche molto bene!
Si può iniziare con una grande sete di spiritualità cercando a destra e sinistra sperando che tutto cambi dentro di noi con uno schiocco di dita.
In realtà, il cambiamento, all’interno di noi, avviene quando si inizia a fare esperienza di ciò che si è appreso.
A volte può essere doloroso quando vengono portati alla luce fatti che non vorremmo vedere, ma una volta compresi ci si sente più leggeri.
Ecco allora che i soldi spesi e il tempo impiegato, è servito allo scopo di risvegliarci e di sentirci liberi da condizionamenti.
Sacrosanta verità! Quant’è frequente la ‘sindrome della pecorella’ presente in tutti i grandi movimenti religiosi, dove ognuno perde la propria identità per seguire il branco, illudendosi di essere un super-giusto mentre la realtà di tutti i giorni resta sempre la stessa. Perchè? Perchè pur credendosi al servizio del Dio Unico, è scivolato in quella sottile forma di idolatria del sostituire quella propria ed unica parte divina con quella altrui…
Non ricordo chi disse che ci vuole una vista assai acuta per accorgersi dell’evidenza…
Ben detto! io ho fatto 5 anni in una scuola iniziatica, sono sempre rimasto al primo livello perchè secondo loro non avevo del tutto le discipline per proseguire, probabilmente era così ma il problema non era tanto nel rispetto di esse e quindi nel mio avanzamento ma piuttosto come loro stessi, gli insegnanti e alcuni allievi intendessero tali discipline. In poche parole mi sono accorto di varie contraddizioni interne, p.es. non si poteva bere sostanze eccitanti come il caffè quando molti degli addetti bevevano secchiate di coca cola, oppure era obbligatoriio la doccia fredda al mattino e alcuni “maestri” usavano farsi le spugnature. Insomma fatta le legge trovato l’inganno o meglio ognuno “parafrasava” i regolamenti. Non entro in merito all’immagine di sè che hanno alcuni maestri, ai quali basta poco per perdere l’equilibrio e se dovessero cadere farebbero un tonfo assordante!Questo pur condividendo i principi della scuola e gli argomenti trattati, mi ha fatto molto riflettere.
Credo che la miglior cosa sia l’esperienza diretta, anche se questo può comportare rischi notevoli, nonostante possiamo far tesoro delle esperienze altrui, per diventarne completamente coscenti siamo spinti a provare direttamente. A volte anche così non è sufficiente metabolizzare l’esperienza e abbiamo bisogno di ripeterla.
Posso fare da me? per quanto riguarda me ed il mio punto di partenza ho avuto “bisogno” di aiuto di qulcuno che mi indicasse la strada da perseguire ed ogni tanto lungo la strada prendevo una sbandata ad allora : amici compagni di percorso monia valerio sandro patti roberta michela antoni nadia ecc…. mi aiutavano a vedermi e ad accorgermi lo stanno facendo tuttora!!!!! in particolare quando condividendo con loro andavo / vado in re–azione la vita con i suai eventi mi fa sentire quel disagio di fondo ritengo per me che è l indice che dal momento che provo disagio dopo una parola detta o un evento è un chiaro messaggio su ciò che devo guarire ed allora se non riesco a vedermi chiedo chiedo a chi come me ha sete di conoscenza e vi garantisco che i risultati sono sorprendenti magari non immediati ma!! sorprendenti e di volta in volta eliminando i vari rumori di fondo sento la mia serenita “SEMPRE PIU” SERENA” questa è la mia verità
antonio
Grazie! la migliore risposta.. l'Amore! <3
Ascoltare il proprio cuore…..e possibilmente ”zittire” le voci di sottofondo! Grazie Monia un’abbraccio!