Caro viandante,
viaggiando nel “mondo facebookiano” ho incontrato una foto con due persone che si stringono in un abbraccio, con sopra scritto qualcosa che dice più o meno così: “Un giorno incontrerai qualcuno che ti stringerà così forte che rimetterà insieme tutti i pezzi di te“.Colpita, decido di sperimentare meglio questo concetto in una sessione all’interno di uno dei miei Laboratori sulla Paura.
Portare a cena la paura
In questi laboratori, un gruppo di persone si mette in gioco per affrontare le proprie paure, attraverso delle precise tecniche che metto a disposizione per (come dico sempre) “portare a cena la paura”!
Spesso, nonostante tecniche elaborate e a multistrato che smobilitano forze inconsce e le riconsegnano alla persona, resta ancora qualche conto in sospeso con la paura, qualche polvere cristallizzata che si indurisce volentieri vicino alla piaga di una vecchia ferita, mantenuta in salute da “eventi-richiamo”.
Decido, quindi, di attivare un’azione diversa rispetto a quelle che metto in opera solitamente.
Era un corso un po’ strano, con eventi emersi all’interno delle regressioni di gruppo, eventi legati all’albero genealogico (chiamati in gergo “irretimenti”), o per chi ci crede legati a precedenti vite, davvero singolari. A un certo punto, previo consulto con la mia Anima Superiore, e come spesso mi capita prima di una sessione, vedo cosa devo fare e come dovrei attrezzare la dinamica risolutiva.
Un tunnel sonoro ci riconsegna alla vita
Inizio quindi con un lavoro che mi era già capitato di fare altre volte: “chiedo” di creare una sorta di “canale di nascita” con i corpi stessi delle persone: un tunnel informante che produca un lavaggio sonoro che coinvolga i partecipanti. Una volta uscita dalla “costruzione di carne e ossa vibrante”, la persona avrebbe vissuto una nuova esperienza di nascita.
Fuori dall’utero
Mi preparo quindi per l’uscita da questo “utero” di almeno una decina di corpi-amore… e accolgo le persone perché possano arrivare al mondo nel modo più bello possibile.
Tutto procede nella gratitudine più alta e nell’amore più autentico, fino all’arrivo di una signora, la quale esce dal canale giustamente con contentezza, ma apparentemente senza troppo scomporsi. Quello che non si vedeva era che i suoi “pezzi” erano rimasti all’imbocco del tunnel, come se dall’altra parte un altro mondo venisse lasciato: il canale era divenuto il mondo di mezzo fatto di territori sospesi, e infine l’uscita da esso era l’imbocco a una nuova realtà… e lei ancora non era consapevole di cosa fosse successo.
Dal mondo di mezzo
Quando accolsi la donna alla vita, l’abbracciai. Poi accadde qualcosa: si aprì di più il mio cuore e la strinsi, per arrivare improvvisamente a palpeggiarla ovunque e a strizzarla come se sentissi di doverle ridefinire i bordi, e sommessamente ripetevo un mantra che “doveva” suonare così: “Sei qui! Senti! Questa sei tu! Questi sono i tuoi bordi: senti i tuoi limiti? Ecco, tu sei qui! Lascia il resto fuori di te. Ti ridefinisco i bordi del tuo corpo-memoria… Ricorda!”.
Dopo questa serie di affermazioni, il corpo della donna iniziò a vibrare; un pianto liberatorio le rigò il viso e fece riattivare il suo stesso corpo.
La Grande Coscienza collabora
È sicuramente stata un’esperienza toccante. Quando su Facebook rivedo la frase “Un giorno incontrerai qualcuno che ti stringerà così forte che rimetterà insieme tutti i pezzi di te”, io capisco, tutto! Senza parole!
Smarrire i confini
Sempre è possibile una cosa del genere: un qualcuno che arrivi a stringerti, a ricomporti, a ridarti i limiti che si erano persi o solo sfocati nello sforzo di mantenerti insieme, caro viandante! Pezzi spesso dispersi nell’esercizio ripetuto dell’essersi immolati per altri per troppo tempo, allontanandosi talmente dal proprio territorio da non capire più dove finisca il sé e inizi l’altro!
Ritrovarsi nell’altro
Buffamente è successa questa magia solamente quando io stessa ho smesso di essere me e ho iniziato a essere lei, ma nel dare, nell’abbondanza, e non nel prendere a quella donna né nel mettere pezzi di me in lei per alleggerirmi il viaggio.
Quando l’abbraccio cura
Così, ecco l’abbraccio curativo che può davvero fare miracoli! L’abbraccio che non trattiene per sé, l’abbraccio che libera pezzi rimasti indietro o addosso a eventi e persone, e li ridefinisce in un unico luogo-potere.
Il Logos
Forse questo è proprio quel famoso Logos che in antichità si evocava nelle scuole misteriche: un insieme perfetto e intero che riassume tutto ciò che posso essere, sono stata e sarò, il tutto… contenuto in un abbraccio.
Grazie, Monia
Bellissimo Monia come sempre sei unica
Grazie ll sto facendo anche con la mamma
Monia cara, è così bello leggerti! Dici esattamente quello che sento! GRAZIE! Per me l’abbraccio è totale – fondamentale – esecutivo! Con Amore! dona
Meraviglioso! Monia GRAZIE!
Mi sono commossa. Credo molto nell'abbraccio. Grazie
"Sempre è possibile una cosa del genere: un qualcuno che arrivi a stringerti, a ricomporti, a ridarti i limiti che si erano persi o solo sfocati nello sforzo di mantenerti insieme, caro viandante! Pezzi spesso dispersi nell’esercizio ripetuto dell’essersi immolati per altri per troppo tempo, allontanandosi talmente dal proprio territorio da non capire più dove finisca il sé e inizi l’altro!"questa è la parte che mi ha colpito di più! E se riuscissimo anche da soli a ristabilire i nostri propri confini? Attrverso l'esercizio dell'amore verso noi stessi, incondizionatamente… siamo così poco abituati ad amare noi stessi e cerchiamo di sfogare questo amore all'estero, spesso nella direzione sbagliata!!!
Tutto così forte e semplice, Monia. Con te sembra di bere acqua purissima e di essere al contempo quell’acqua. Grazie
Grazie Monia. tutto come acqua che scorre scavalca scivola s'insinua mormora…
Monia leggere le tue esperienze di amore e ritorno al sé è già un sollievo per l'anima! Sempre mi viene da considerare quanto il nostro modo occidentale di vivere per così dire ci ha fatto danni enormi in termini di reali valori e di positività universale! Non potendo partecipare di persona ti ringrazio comunque di quello che riesci a regalarmi! Grazi e ti abbraccio fortissimo!
Cara Monia,non sai quanto vorrei poter fare quest’esperienza insieme a te…!E’ quanto desidero profondamente, e immagino, da anni…E’ del tutto corretto e giusto quanto scrivi e cio’ che hai compreso circa l’esperienza dell’abbraccio,che guarisce,”rimettendo insieme i pezzi”.Te lo dico come psicologa.Cio’ che hai scritto circa il “ricomporre” ed i limiti che vanno ridefiniti,e’ estremamente giusto!E io ne ho una grandissima necessita’….fin dall’infanzia….!Ti ringrazio tanto.Anch’io mi sono molto commossa nel leggere questo tuo prezioso articolo*****
MOLTO BELLO!!! PORTARE A CENA LA PROPRIA PAURA è COME DIRE PORTARSI APPRESSO IL PROPRIO NEMICO. NEMICO NUMERO UNO…RIUSCIRE AD ESSERE AMICO DEL PROPRIO NEMICO, RICONOSCENDO IN NOI TUTTO CIO’
CHE CI LIMITA, IO’ CHE CI OSTACOLA E’ LIBERARE, LIBERARSI DI UN
FARDELLO INSOSTENIBILE ALLA NOSTRA CRESCITA.
L’ABBRACCIO CHE CURA QUINDI DA TUTTE LE NOSTRE INCONSAPEVOLI PRIVAZIONI, PERCHE’ PRIVARSI DI NOI E’ STATO ED E’ ANCORA L’IMPEDIMENTO AL QUALE TEMIAMO SENZA IL PIU DELLE VOLTE RENDERCENE CONTO…DOVREMO INVITARE A CENA PIU SPESSO LA PAURA E’ UN ATTO DI BENEVOLENZA , DI CORAGGIO A RICOSTRUIRE QUELLO CHE SIAMO. GRAZIE!!! UN FORTE ABBRACCIO!!!
Bellissimo articolo!
Da mesi sono entrato nel ruolo del coach dell’Abbraccio quindi questo argomento mi interessava particolarmente e l’ho letto con attenzione.
Conoscendoti so che hai un profondo contatto con l’energia ed un alto livello di consapevolezza.
Personalmente il tipo di Abbraccio che manifesto è un talento che si sta sviluppando sempre più in questo 2014.
E’ un tipo di Abbraccio connesso al cuore e all’Anima.
Anche a me capita di vivere qualcosa di simile a ciò che descrivi tu quando entro in questa energia, anche se ciò che accade in quel momento, nel mio caso, è un po’ diverso.
Posso dirti che succede qualcosa di questo tipo. Accolgo la persona tra le braccia, le chiudo gentilmente intorno al suo corpo e, se me ne da il permesso, accompagno la sua Anima nel luogo astrale della sua Identità Energetica.
Lascio quindi che si ricarichi della SUA stessa energia e dopo un tempo sufficiente torniamo in dietro.
Ho sintetizzato molto ma spesso una delle cose che accadono è questa. Ancora non so ben spiegare come si manifesta tutto ciò, e forse non occorre neanche farlo, ma di fatto so che accade.
Grazie Monia per la tua testimonianza. Spesso mi affascina notare come vie diverse conducano allo stesso risultato.
Un caro abbraccio.
Cristian
Carissima Monia, GRAZIE!!
mi sono commossa! Grazie!! quando ho letto del tunnel umano (che rappresentava l’utero) e delle persone che passandoci attraverso rivivevano la nascita mi sono sentita coinvolta, come se facessi anch’io quei passi, COME FOSSI QUELLA DONNA CHE HAI ABBRACCIATO E RICOMPOSTO. Forse perchè mi sento un pò smarrita anch’io, alla ricerca di un figlio che non arriva…
GRAZIE Carissima Monia Grazie!
quando ho letto del tunnel umano (che rappresentava l'utero) e la gente che vi passava attraverso per rinascere MI SONO COMMOSSA, come se avessi vissuto davvero quell'esperienza, COME SE FOSSI QUELLA DONNA CHE HAI ABBRACCIATO E RICOMPOSTO. Forse perchè mi sento un pò 'persa' anch'io in attesa di un figlio che non arriva…
Cara Monia, mi piace moltissimo quello che hai scritto sopra, a volte è vero che una persona non ti dà un abbraccio che vorresti, magari pensi di ricevere amore e invece mi insegnano di dare amore e basta, io penso che non si può dare agli altri se ci si è amati prima se stessi ricevendo molto amore, certo bisogna trovare dentro la pace e la serenità, ma come si fa quando nessuno ti ama come vuoi tu, altro che pensare ad un figlio in arrivo, un figlio si fa con l’amore in un rapporto felice e sereno, certo bisogna ristabilire i confini con sè stessi, ricevere un abbraccio che ti ricompone può solo fare bene, può aiutare, certo non è nella direzione sbagliata che si deve andare, a me è capitato di una persona che voleva abbracciarmi e anche altro, ed io ho avuto timore di accettare, non capivo se era un tipo di violenza che volevano fare su di me oppure un desiderio di entrambe le parti che avevamo, come fosse un tipo di aiuto quasi incondizionato, come fosse una consolazione, mi venivano sensi di colpa pensando a quella persona, magari non era la persona giusta per me, anche perchè era piuttosto anziano rispetto a me, ma quello non vuol dire, e poi per che cosa i sensi di colpa? Volevo solo un pò di amore che mi trasmetteva calore umano, un calore che non ho mai provato, certo che poi l’abbraccio non l’ho mai preso pensando fosse poco sano nei miei confronti, magari mi avrebbe fatto passare tutti i complessi che provo certe volte, chi può saperlo davvero? Mi dicono che è sbagliato, ma poi penso cosa sia sbagliato davvero, forse privarsi di una consolazione umana, che può darti un sollievo anche momentaneo? Non c’è nulla di male, e soffrire non piace a nessuno perchè ti manca amore, certo che dare ascolto al proprio cuore è una cosa bellissima, e bisogna amare e basta, senza confusioni, senza paura, e poi cosa servono i sensi di colpa? L’importante è stare bene e basta, e amare, ma senza stare male, perchè bisogna amare anche se stessi, altrimenti non si può amare gli altri, ancora adesso penso a quella persona, ho ancora il suo numero di telefono, l’ultima volta mi ha detto che sono simpatica e di chiamarlo, ma poi mi farebbe bene sentire la sua voce? Forse mi complicherei la vita e basta, bhè fammi sapere cosa ne pensi cara Monia, Grazie della tua professionalità mi aiuta moltissimo conoscere persone come te, grazie e ciaoo
CHE POTENZA è L’ABBRACCIO!! CHE MEDICINA!!”La natura innata dell’essere umano è amore, tuttavia non sempre riusciamo a renderci conto di questa nostra qualità dell’essere, come scrisse re Salomone in Proverbi 4:23 “Con ogni cura vigila sul cuore perchè da esso sgorga la vita”
ah! che bella la lingua italiana, nell’abbraccio si nasconde un bel BACIO, e allora un abbraccio e un bacio a tutti!! BBRRRR!!
ho riletto la mail e il commento, senza parole se non avessi letto che l’ho scritto io non ci avrei creduto!! un bacio, brrr
è preoccupante!? spero di venire presto a padova
Margherita Olivieri <3 se il cosmo avesse voluto che riuscissimo a fare tutto da noi, temo che ci avrebbe creato figli unici 😉 non so se mi sono spiegata 🙂 credo fortemente che noi dobbiamo aiutarci per noi,altre sì credo che è nell'altro che ci rispecchiamo, impariamo, guariamo. E? nell'altro la prova, e anche la salvezza <3
Un augurio speciale ad Irene Costantini: arriva sempre ciò che deve arrivare, non ti preoccupare <3
Un abbraccio quantistico a Nicola Andreassi <3
MaMonti B&B un augurio per le tue attività nella via della consapevolezza <3
Rossella Migani <3 io mi commuovo sentendoti! 🙂
Un grazie a Daniela Ermacora e a Odette Mussolin: tra qualche giorno si parteeeeee