Questa volta lascio a Chiara, che ha curato l’editing del mio libro “Sincronicita’: tutto ciò che non sai può essere usato contro di te”, fare qualche parola di introduzione al video dal momento che ne è lei “l’interprete”.
Chiara Pesavento scrive:
“E’ un miracolo, mi dico, questo lavoro con Monia,
un miracolo che si ripete.
E che un giorno ha illuminato di NUOVO e di
AUTENTICO alcuni versi della “Dottrina che s’asconde sotto ‘l velame de
li versi strani” che è la Commedia di Dante, liberandomi e facendomi
uscire dalle interpretazioni e dalle note di critica frutto di un arido
intellettualismo che molte, troppe volte intorpidisce l’anima e fa
diventare sordo il cuore ai richiami della verità di parole depositarie
di una saggezza più utile alla vita di quanto comunemente si creda.
E’ nel verso 113 del I canto del Paradiso che troviamo la stupefacente
immagine del “gran mar de l’essere”, è questo il punto in cui si
capisce che ciascuno, nell’Universo, ha un suo posto e una sua precisa
missione (e guarda caso siamo nell’epoca in cui la parola “mission”
imperversa nelle aule dei corsi di formazione e di crescita
personale!). Bisogna seguire la propria stella, anche se nessuno
potrebbe capirci e magari potremmo apparire matti prima di tutto noi a
noi stessi, e solo così troveremo la pace e la felicità, nel rinnovato
rapporto (perduto quasi sempre molto presto, ahimè!), con il CIELO CHE
E’ DENTRO E FUORI DI NOI.
L’anima è scoccata, come freccia preziosa perchè unica, da un
formidabile arciere verso il fine che le è connaturato: il recupero
della sua dimensione divina (momentaneamente avvolta da un corpo
altrettanto prezioso, nel nostro soggiorno terreno), attraverso le
lezioni che essa ha bisogno di apprendere, personali, personalissime, e
che sono nella quotidianità dei nostri giorni, nei sentimenti che
esprimiamo e nei pensieri che li accompagnano, nelle idee che
accogliamo e nelle azioni che decidiamo di compiere o meno.”
Riassunto: in questo video Chiara, che ne ha curato l’editing, ci parla del libro di Monia Zanon “Sincronicità” Ci spiega che non è un semplice libro ma un manuale da rileggere continuamente e non da riporre nello scaffale della libreria. Questo libro ci da delle istruzioni per l’uso per ascoltare la nostra anima che per tanto tempo è stata messa da parte e non ne siamo più capaci. La società occidentale per secoli è stata più rivolta verso gli aspetti materiali e l’ego mentre la flebile voce che ci parla da dentro non è più ascoltata. Eppure se vogliamo essere felici non possiamo esserlo se non ascoltando l’anima, la sua voce. Molte persone fanno molti sforzi per raggiungere i loro obietivi e o non li raggiungono o quando questo accade non trovano la felicita, perchè questi sono desideri dell’ego, somo come programmi che sono stati installati da altri. Troviamo negli scaffali delle librerie scaffali pieni di libri che parlano di come raggiungere gli obiettivi ma non spiegano che solo certi desideri sono da perseguire e sono quelli dell’anima altrimenti la loro realizzazione non ha senso, infatti si leggono molti e molti libri ma i risultati non si raggiungono. Solo la nostra anima può dirci qual’è la nostra missione, quali sono i nostri desideri che vanno perseguiti e quali abbandonati perchè non sono nostri. Dante , che era un grande saggio, che ci tramanda, nel primo canto del paradiso ci dice che siamo indirizzati da Dio, nel gran mare dell’essere e a tutti va un porto, poi interviene il libero arbitrio che ci pemette di seguire il nostro porto o perderci nel mare. Se non ci indirizziamo al nostro porto andiamo all’inferno che non è altro che non vivere la vita che vorremmo davvero. Come parlare con la propria anima? La nostra anima è l’anima dell’universo, siamo Uno. ” Ogni giorno l’universo si attrezza con il primo raggio di sole per permetterci la consuetudine del miracolo” ma ce ne dimentichiamo e miriamo verso il basso, mentre l’universo, Dio, è abbondanza se percorriamo la nostra strada. Dobbiamo redimerci cioè ricomprare se stessi, in una società che ci condiziona tantissimo con meccanismi di cui non siamo consapevoli. C’è qualcosa che ci ha senza che ce ne rendiamo conto come le forme pensiero e le energie più basse.
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